ipotiroidismo
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Ipotiroidismo: cosa fare quando il TSH è alto?

Ipotiroidismo: cosa fare quando il TSH è alto?

Ipotiroidismo: cosa fare quando il TSH è alto? L’ipotiroidismo è una condizione di ipoattività della tiroide che determina una ridotta produzione di ormoni tiroidei e un conseguente squilibrio di tutto l’organismo.
Si calcola che l’ipotiroidismo colpisca in media lo 0,5-1% della popolazione, con una netta prevalenza nel sesso femminile e nelle persone di età avanzata.

La tiroide

La tiroide è una ghiandola dal diametro trasversale di circa 5 cm, situata sotto la pelle e inferiormente al pomo di Adamo. Ha una forma simile ad una farfalla e i due lobi della ghiandola sono connessi nella parte centrale che viene denominata istmo. Normalmente la tiroide non si vede e può essere a malapena peperita al tatto ma, quando aumenta di dimensioni a causa di un malfunzionamento, può comparire una massa prominente (gozzo) al di sotto o ai lati del pomo di Adamo.

La tiroide svolge l’importante funzione di secernere gli ormoni che controllano la velocità con cui si svolgono i processi chimici dell’organismo. Regola cioè il metabolismo e può essere paragonata al direttore di un’orchestra che da il giusto ritmo a tutto il corpo. Influenzano infatti diverse funzioni vitali dell’organismo come la frequenza cardiaca, la velocità con cui vengono bruciate le calorie assunte, idratazione ed elasticità della pelle, la crescita, la produzione di calore, la fertilità e la digestione. Gli ormoni tiroidei influenzano il metabolismo in due modi:

  • Stimolando quasi tutti i tessuti dell’organismo a produrre proteine
  • Aumentando la quantità di ossigeno utilizzato dalle cellule

Cosa è l’ipotiroidismo

L’ ipotiroidismo è la condizione clinica che si verifica quando la tiroide funziona poco e non riesce a produrre una sufficente quantità di ormone. Visto che gli ormoni tiroidei influiscono su tutte la funzioni dell’organismo, bassi livelli di ormoni tiroidei, danno luogo a rallentamento o riduzione delle funzioni stesse.

Ipotiroidismo: i sintomi

L’ipotiroidismo nella sua fase precoce raramente causa sintomi evidenti. Col passare del tempo però, i sintomi diventano più evidenti. I sintomi variano a seconda dell’età dell’insorgenza della patologia, e dell’entità della condizione. C’è inoltre da precisare che la severità dei sintomi spesso non corrisponde al grado di alterazione dei dati di laboratorio.

sintomi ipotiroidismo

Ad esempio, ci sono pazienti esami per la tiroide completamente sfasati ma che dichiarano di essere asintomatici. Se poi consideriamo che alcuni sintomi sono molto comuni e riconducibili anche ad altre patologie o ad un momento di forte stanchezza fisica e mentale, è importante sapere che l’unico modo per porre diagnosi certa di ipotiroidismo è attraverso gli esami ematici.

Scopriamo insieme quali sono per riuscire a coglierli il prima possibile:

  • Stanchezza e sonno eccessivo
  • Ipersensibilità al freddo
  • Tendenza ad aumentare di peso
  • Costipazione
  • Secchezza e pallore della pelle
  • Gonfiore al volto e alle palpebre
  • Voce rauca
  • Debolezza e crampi muscolari
  • Colesterolo alto
  • Mestruali irregolari o particolarmente abbondanti 
  • Capelli assottigliati e fragili
  • Depressione
  • Problemi di memoria o di eloquio lento
  • Rallentamento della frequenza cardiaca
  • Mixedema, ossia accumulo di liquidi sottocutaneo

Cause dell’ipotiroidismo

La cause più frequenti di ridotta produzione di ormone tiroideo sono le seguenti:

  • Cause primitive – ipotiroidismo primitivo; In questo caso l’ipotiroidismo deriva da un disfunzione specifica della ghiandola tiroide. Le principali cause di ipotiroidismo primitivo sono: le malattie autoimmuni della tiroide, la carenza di iodio e la rimozione parziale o totale della ghiandola tiroidea. Il sistema immune normalmente protegge l’organismo da agenti esterni batterici o virali. Nelle malattie autoimmuni, il sistema immunitario, per errore attacca un organo o una ghiandola del proprio stesso organismo. Nell’ipotiroidismo autoimmune (detto anche tiroidite cronica autoimmune o di Hashimoto), il sistema immune attacca le cellule tiroidee e le distrugge con conseguente ridotta capacità da parte della tiroide di produrre ormone tiroideo. Pazienti con noduli tiroidei, cancro della tiroide o ipertiroidismo resistente alla terapia medica, possono essere sottoposti a rimozione parziale o totale della tiroide. Se la tiroide viene asportata tutta, il paziente è definitivamente ipotiroideo; se la tiroide viene asportata in parte, il paziente può conservare un normale funzione tiroidea oppure diventare ipotiroideo.
  • Cause secondarie – ipotiroidismo secondario; successivo a un malfunzionamento dell’ipofisi – ghiandola regolatrice dell’attività della tiroide – o dell’annesso sistema ormonale ipofisario (o TSH). A causare il suddetto malfunzionamento possono essere neoplasie ipofisarie oppure lesioni a carico della struttura ipofisaria. L’ipofisi è una piccola ghiandola che controlla tutte le altre ghiandole endocrine, e pertanto controlla anche la funzione della tiroide. Se l’ipofisi è danneggiata, non è più in grado di stimolare la tiroide, che come conseguenza, non produce più ormone tiroideo.
  • Cause terziarie – ipotiroidismo terziario; Sono terziari tutti gli ipertiroidismi successivi a un cattivo funzionamento dell’ipotalamo – altra ghiandola regolatrice dell’attività della tiroide – e dell’annesso sistema ormonale ipotalamico (o TRH). A provocare un cattivo funzionamento dell’ipotalamo possono essere neoplasie ipotalamiche oppure lesioni a carico della struttura ipotalamica.
  • Cause iatrogene – ipotiroidismo iatrogeno. Assume il nome iatrogeno l’ipotiroidismo dovuto a un errato trattamento medico. In genere, l’ipotiroidismo iatrogeno insorge a causa di dosi eccessive di farmaci antitiroidei, somministrati con l’intento di curare una forma di ipertiroidismo.

Quali esami fare per la tiroide?

Di solito, il medico sospetta l’ipotiroidismo sulla base di:

  • sintomi-
  • risultati dell’esame obiettivo, come ad esempio il polso rallentato
  • fattori di rischio

La diagnosi di malattia viene confermata dopo aver effettuato un semplice esame del sangue che valuta: la concentrazione di: TSH, FT4 ed anticorpi anti TPO. Il

TSH è l’ormone prodotto dall’ipofisi che stimola la tiroide: se il paziente è ipotiroideo, il valore di TSH è al di sopra della norma.

FT4 è la sigla che esprime la forma attiva dell’ormone prodotto dalla tiroide (T4): In presenza di ipotiroidismo il suo valore può essere sia entro (si parla di ipotiroidismo lieve) o al di sotto dei limiti della norma (ipotiroidismo grave).

Ab TPO si riferisce ai cosiddetti anticorpi anti-tireoperossidasi. Sono gli anticorpi responsabili dell’ipotiroidismo autoimmune. Quando il valore è al di sopra della norma, il paziente ha sviluppato la malattia autoimmune che progressivamente distrugge la tiroide.

Come si cura la tiroide?

Una volta diagnosticato l’ipotiroidismo, la patologia è considerata irreversibile. Come naturale conseguenza verrà associata una terapia che dovrà essere seguita a vita.

Si tratta però di una cura semplice da seguire e per nulla invalidante. Il trattamento dell’ipotiroidismo consiste infatti nella semplice somministrazione di ormone tiroideo sintetico, in forma di:

  • compresse: si assume di norma al mattino prima di colazione, al dosaggio stabilito dal medico. si consiglia di aspettare mezz’ora prima di mangiare.
  • in formulazione liquida: ha il vantaggio di poter mangiare poco dopo la sua assunzione

Viene definita terapia “sostitutiva” proprio perché non andrò a ripristinare il normale funzionamento tiroideo ma si limiterà a sostituire la funzione della tiroide

È importante che il paziente assuma con regolarità la terapia sostitutiva con levotiroxina. Se ci si è dimenticati di assumere la compressa al mattino, essa può essere assunta anche più tardi nel corso della giornata; se si è certi di aver saltato del tutto l’assunzione giornaliera, si può frazionare la dose giornaliera dimenticata, nei giorni successivi.

L’ipotiroidismo è una patologia che, con un po’ di attenzione può essere ben controllato; un paziente affetto da ipotiroidismo ben controllato dalla terapia, è esattamente uguale ad una persona la cui tiroide funziona regolarmente. Essendo una patologia cronica è importante essere seguiti da un medico e fare controlli regolarmente per poter adeguare, eventualmente, la dose di Levotiroxina da assumere.

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